giovedì 19 febbraio 2009

Il Darwin di Rivoli e le promesse del Ministro: la solita storia italiana?

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Genitori e Studenti del Liceo Darwin di Rivoli:

Buongiorno,

sono trascorsi ormai quasi tre mesi dalla tragedia che ha colpito il Liceo Darwin di Rivoli e, a parte l'iniziale eco a livello nazionale, si ha la sensazione che l'attenzione sulla vicenda tenda ad allentarsi e ad annebbiarsi. L'opinione pubblica infatti immagina che con il rientro di 17 classi su 43 al mattino (avvenuto il 7 gennaio presso il ex plesso Scuola Media LEVI) e il futuro previsto rientro ad inizio maggio presso i locali del Seminario, tutto sia risolto.

Così non è, e anche e non solo allo scopo di riportare l'attenzione sul disagio che studenti, corpo docente e famiglie stanno vivendo si è costituito il COMITATO Studenti e Genitori Liceo Scientifico Charles Darwin Rivoli.

Uno dei primi atti pratici che il Comitato ha pensato di fare è di scrivere una lettera aperta al Ministro dell'Istruzione Dott.ssa Maria Stella Gelmini che vi chiedo di pubblicare onde poter dare tutta la visibilità possibile a quanto richiesto.

Sicuro dell'attenzione che vorrete riservare a questa nostra mail e, nell'attesa di un vostro riscontro, saluto distintamente.

Resto ovviamente a disposizione per qualsivoglia chiarimento/necessità e ringrazio anticipatamente.

Comitato Studenti e Genitori Liceo Scientifico Darwin Rivoli

Fabio Gorini

c/o comitato.darwin@gmail.com

tel: 3357782240

Comitato Studenti e Genitori Liceo Scientifico Charles Darwin Rivoli

Lettera aperta al
Ministro dell’Istruzione
Dott.ssa Maria Stella Gemini
cc Consiglio d’Istituto Liceo Darwin
Assessorato Istruzione Regione Piemonte
Assessorato Istruzione Provincia di Torino
Sindaco Comune Rivoli
Ufficio Scolastico Provinciale MPI
Prefetto di Torino
Agenzia Mobilità Metropolitana
Rivoli, 10 febbraio 2009

Oggetto: Liceo Darwin di Rivoli: richiesta di intervento straordinario
Onorevole Ministro,
sono trascorsi più di due mesi dalla tragedia che ha colpito il nostro Liceo e un mese e mezzo
dall’invio della lettera che la Presidenza del Liceo Scientifico Darwin e il Consiglio d’Istituto Le
hanno indirizzata.
La missiva recava l’accorata richiesta di un Suo intervento, che avviasse procedure d’urgenza e
destinasse fondi straordinari per il Darwin, allo scopo di restituire ai mille studenti del Liceo, alleloro famiglie e al personale dell’Istituto la normalità, condizione indispensabile per superare, senza mai dimenticare, il profondo trauma subito, per terminare l’anno scolastico con profitto accettabile e per poter guardare con fiducia agli anni di studio futuri.
In questi mesi studenti e insegnanti hanno continuato a lavorare, superando pesanti disagi con
serietà, tenacia e dedizione, dapprima il pomeriggio, fino alle 19, ospiti degli Istituti Natta e
Vittorini, e ora in parte al mattino, ospiti nei locali della ex Scuola Media Levi, parzialmente
riadattati con l’intervento della Provincia, e in parte al pomeriggio presso l’Istituto Natta.
Al Darwin confluiscono utenti da un bacino assai vasto e le linee di trasporto sono state
riorganizzate più volte, ma i tempi di percorrenza e di permanenza «fuori casa» si sono dilatati a
dismisura (si parte prima delle 12 per rientrare la sera dopo le 20, oppure prima delle 7 per rincasare e pranzare dopo le 15) con un pesante aumento della fatica e una drastica riduzione dei tempi da dedicare allo studio individuale.
Consci dell’emergenza stiamo sopportando disagi e fatica, ma ciò che preoccupa davvero è lo
stravolgimento della didattica: siamo un Liceo Scientifico, inserito nel PNI e con corsi sperimentali, ma non vi sono laboratori disponibili, né informatici né di altro genere, sono sospese tutte le attività pomeridiane, i crediti conseguibili non sono tali, si preparano gli esami di maturità tra difficoltà e fatica crescente, si subisce una grande disparità nei confronti degli studenti di altre realtà equiparabili.
Se è possibile accettare tutto ciò per alcuni mesi, non è certo pensabile di continuare così anche il
prossimo anno.
L’intervento della Provincia di Torino ha consentito, in poco più di un mese, di ristrutturare (con
oltre 120.000 euro) una parte della scuola Levi, dove le classi quinte, quarte e alcune di quelle con orari superiori a 30 ore, hanno ripreso la frequenza mattutina (comunque, come sopra ricordato, senza laboratori) e di predisporre, approvare e finanziare con circa 900.000 euro un progetto di ristrutturazione di una parte dell’edificio «proprio» del Darwin. I lavori sono iniziati e termineranno a fine aprile, consentendo il rientro in sede di una parte delle classi.
La Regione Piemonte ha anch’essa stanziato 500.000 euro e la Provincia è in cerca, con non poche difficoltà, di nuovi fondi, per reperire la cifra che manca per finanziare i restanti indispensabili interventi.
Mancando i fondi, non tutti gli studenti potranno rientrare nella loro scuola all’inizio del prossimo
anno scolastico e, comunque, anche per chi potrà tornarvi, non ci sarà la disponibilità di tutti gli
spazi necessari alla didattica ed in particolare la disponibilità delle palestre.
In tale contingenza, è con profonda amarezza e delusione che siamo costretti a constatare l’assenza di qualsiasi intervento da parte del Suo Ministero: alla fiduciosa e garbata richiesta inviataLe il 18 dicembre, non solo è mancata una risposta positiva, ma non vi è stata risposta alcuna, come se la lettera in questione non fosse mai esistita.
È quindi con stupore e incredulità che abbiamo appreso, tramite gli organi d’informazione che
riportavano Sue recenti dichiarazioni, che la messa in sicurezza degli edifici scolastici «rappresenta una priorità assoluta» e che saranno stanziate «risorse molto importanti», indicate dai media in «una quota delle risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (prevista nel decreto anticrisi); 300 milioni di euro per il 2008 e altrettanti per il 2009; altri 100 milioni grazie a un’intesa con l’Inail; il 5% del Fondo per le Infrastrutture Strategiche; 20 milioni annui derivati dai risparmi sulle spese della politica».
Queste dichiarazioni sarebbero state rilasciate da Lei, onorevole Ministro, e dal Ministro per gli
Affari Regionali, onorevole Fitto, durante la presentazione di una nuova iniziativa, che si
concluderà fra sei mesi, tesa a rilevare i problemi riguardanti la sicurezza in 45 000 istituti italiani.
L’iniziativa è lodevole e giusta e ci trova assolutamente concordi (come ci trovava favorevoli una
proposta simile, che purtroppo non ebbe mai seguito, avanzata a suo tempo dall’allora ministro
Moratti).
Tuttavia, onorevole Ministro, i mille studenti del Darwin non possono aspettare i sei mesi utili a
svolgere l’indagine e tantomeno gli ulteriori mesi necessari per avviare e realizzare gli interventi.
La situazione del Darwin è nota e ampiamente monitorata, non richiede altre indagini che
stabiliscano come e dove intervenire nel quadro di un piano nazionale di messa in sicurezza degli
edifici scolastici. Il Darwin ha bisogno, invece, di interventi immediati e straordinari, consoni al
carattere di emergenza che la sua condizione riveste.
Gli studenti del Darwin non hanno bisogno che sia reso più sicuro l’edificio in cui, magari con
alcuni problemi, già studiano, hanno bisogno invece che sia restituita loro la Scuola che non hanno
più, nella quale potevano seguire il piano di studi scelto, che ora, invece, non possono seguire come sarebbe normale.
È legittimo sperare che una piccola quota di quei molti milioni annunciati per realizzare la «priorità assoluta» della sicurezza nelle scuole sia stanziato ora, subito, perché questo serve, per restituire il Darwin ai suoi studenti?
Noi genitori restiamo, onorevole Ministro, in fiduciosa attesa: certi che vorrà dare risposta alle
nostre speranze e all’impegno fattivo dei nostri figli e dei loro insegnanti.
Con osservanza
Il Comitato Genitori e Studenti del Darwin

mercoledì 18 febbraio 2009

Termini per il versamento del contributo di iscrizione

Si comunica che, a differenza di quanto indicato dal liceo e in seguito all'intervento dei rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto, la data termine per il pagamento del contributo di iscrizione (120 euro) per le classi successive alle prime è stato fissato per il 22 giugno.

Sul sito del liceo la conferma ufficiale: http://www.liceonewton.it/rettifica.htm

martedì 17 febbraio 2009

27 febbraio: assemblea dei genitori e costituzione Comitato dei Genitori

Il prossimo venerdì (27 febbraio, ore 17,30) sarà convocata presso l'aula magna del Newton l'assemblea dei genitori, ai sensi dell'art.17 del nuovo Regolamento di Istituto.

L'assemblea è aperta a tutti i genitori, anche se solo i rappresentanti di classe avranno diritto di voto ai fini della costituzione del Comitato Genitori ai sensi dell'art.15 del DL 297/94.

Il Comitato Genitori non è un organo collegiale, ma è riconosciuto dalla normativa ed è un utile strumento di collegamento tra i rappresentanti dei genitori nel CdI e nei consigli di classe: può inoltre esprimere proposte e pareri di cui il Collegio Docenti e il Consiglio d'Istituto o di Circolo devono tenere conto ai fini della messa a punto del P.O.F. e dei progetti di sperimentazione.

Per costituirlo è necessario uno Statuto (di cui proporremo una bozza in assemblea) e la nomina almeno di un Presidente, che avrà il compito di convocare le successive riunioni (la prima viene convocata, come in questo caso, dal Presidente del Cdi).

Sarà quindi necessario individuare tra i rappresentanti di classe qualcuno di buona volontà disponibile a fare il Presidente (che non è una carica particolarmente onerosa...poi dipende sempre dal modo in cui si vuol giocare il ruolo, nei limiti di quanto prevede la normativa e la consuetudine): ovviamente il Presidente non può essere un componente del CdI!

Se avete già qualche idea o se pensate di offrirvi volontari...fatecelo sapere!

lunedì 9 febbraio 2009

Consiglio di Istituto del 6 febbraio 2009

Interessanti e dibattuti i punti all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio, incentrato principalmente sulla approvazione del Programma Annuale 2009 che pareggia sulla cifra di 576.650 euro.
Tra le decisioni assunte (all'unanimità dei presenti), quella che potrà far più discutere è l'aumento del Contributo di Iscrizione a partire dall'anno scolastico 2009-2010, che passerà dagli attuali 90 a 120 euro.
La causa è nota, ahimè: la riduzione costante dei trasferimenti da parte del ministero e degli enti locali (e la situazione, in seguito alle politiche del Governo in campo scolastico, non potrà che peggiorare nei prossimi anni).
Se come rappresentanti dei genitori siamo ben coscienti che questo non è il momento più popolare per chiedere alle famiglie un aggravio di costi, abbiamo votato a favore perchè:
  • 30 euro annui, anche se costituiscono un forte incremento in termini relativi, ci sembrano una cifra comunque sopportabile dalle famiglie;
  • l'accantonamento di fondi per un futuro rinnovo dei laboratori linguistico ed informatico (che hanno 12 e 6 anni!) è necessario per salvarli dall'obsolescenza;
  • aumentano comunque i costi legati, giustamente, a un più intenso utilizzo delle tecnologie da parte degli alunni e dei docenti;
  • il livello del contributo era fermo da tre anni, e comunque al di sotto della media dei contributi richiesti da scuole omologhe sul territorio.
Si è aperta poi (su richiesta dei genitori) una discussione sui Viaggi di istruzione, già avviata in sede di Giunta Esecutiva, che ha portato a condividere le seguenti asserzioni:
  • viene ribadito il valore didattico e "sociale" dei Viaggi di Istruzione;
  • si invita la Commissione Viaggi ad un'operazione di calmieramento di prezzi per i viaggi futuri, tenuto conto della situazione esterna di crisi economica che mette sempre più in difficoltà le famiglie;
  • si ritiene accettabile che i genitori, in sede di Consiglio di Classe, possano proporre agenzie specifiche in aggiunta a quelle a cui normalmente si riferisce la Commissione, ma si demanda comunque alla scuola il compito di richiedere preventivi, per garantire l'omogeneità dei requisiti richiesti e rendere effettivamente confrontabili i preventivi.
Un altro punto all'ordine del giorno, sempre su richiesta della componente genitori, ha riguardato la recente vicenda dei 5 in condotta legati alla occupazione dell'Istituto (terminata con alcuni atti vandalici) avvenuta in novembre sull'onda delle proteste contro il decreto Gelmini.
Riconosciuto che:
  • il 5 in condotta non è una sanzione disciplinare, ma un voto relativo al comportamento degli allievi nella scuola anche al di fuori della normale attività didattica (che non è stata inficiata dalla occupazione);
  • il voto di condotta è esclusiva titolarità della componente docenti del Consiglio di Classe, ed i voti in questione sono stati decisi all'unanimità dai Consigli stessi;
  • il 5 in condotta erogato nel primo quadrimestre non avrà effetti sulle valutazioni future;
i genitori hanno chiesto, in Consiglio, di sapere se, in associazione al voto di condotta, sia stato effettuato dai docenti un percorso di dialogo con i ragazzi interessati per elaborare insieme la complessa esperienza vissuta, come auspicato peraltro dalla lettera aperta dei genitori sul tema della occupazione, e non correre il rischio di far interpretare il 5 come semplice "punizione per aver occupato".

I docenti hanno offerto ampie rassicurazione al riguardo: il percorso è stato condiviso con i ragazzi e con i rappresentanti nei Consigli di Classe.
Si è convenuto di proseguire il confronto sul tema del "rispetto della legalità" con ulteriori iniziative a scuola, sulla scia ad esempio dell'intervento, nello scorso anno scolastico, di Davide Mattiello di "Libera", l'associazione fondata da Don Ciotti.

Un altro punto di discussione è stata la recente ricerca della fondazione Agnelli che, basandosi sui risultati universitari degli iscritti ai tre atenei piemontesi, ha definito una "classifica" degli istituti piemontesi che vede il Newton ai primi posti in regione e al primo posto in provincia di Torino.
La ricerca - prima esperienza nel suo genere - sottolinea le ottime prestazioni delle scuole "di provincia" e degli istituti statali (le scuole non statali hanno piazzamenti molto meno onorevoli).